Newsletter Maggio 2022

Presentazione del volume di Giuseppe Parlato

 

 

Martedì 3 maggio 2022, alle ore 18.00, verrà presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Corrispondenza repubblicana di Benito Mussolini, curato da Giuseppe Parlato (Luni, Milano 2021). Con l’autrice ne discuteranno Stefano Folli, giornalista e saggista, e Giuseppe Pardini, professore associato di Storia contemporanea nella Università degli Studi del Molise.

L’incontro si terrà in presenza e verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione. In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it).

 

 

Il libro

Appena tornato dalla Germania, alla fine di settembre 1943, avuto da Hitler l’incarico di costituire un governo fascista nell’Italia del centro-nord, Mussolini decise di ritornare quasi a tempo pieno al suo mestiere di giornalista attraverso una formula per lui inedita di collaborazione alla stampa della Repubblica Sociale: le note di agenzia. Nasceva così “Corrispondenza repubblicana”: una serie di note destinate alla radio e alla stampa che Mussolini nella maggioranza dei casi scriveva direttamente, ovvero faceva scrivere ad alcuni collaboratori del Ministero della Cultura Popolare, sempre sotto il suo diretto controllo. Le note coprono un arco temporale molto significativo: la prima è stata scritta da Mussolini il 28 settembre 1943, l’ultima il 22 aprile 1945.

Le note, costituite da commenti anche molto polemici, ebbero subito un notevole successo di pubblico e furono raccolte in fascicoli e in un volume (entrambi rari e quasi introvabili) fino alla fine del 1944, poi furono pubblicate nell’Opera omnia di Mussolini nel 1960. Ora vengono ripubblicate integralmente: rispetto alla edizione del 1960, che contava 99 note, se ne sono rinvenute altre tre, portando così il numero complessivo delle note a 102. Si tratta di un documento fondamentale per comprendere chi sia stato davvero Mussolini nella sua ultima esperienza politica e quale sia stato il suo effettivo ruolo politico: i rancori e le polemiche contro il re e contro Badoglio; le nuove, ma antiche, discussioni sul ruolo della plutocrazia nazionale e internazionale; le illusioni sul ruolo autonomo della Rsi; l’attenzione alla politica estera e alle conferenze alleate che precedettero la fine della guerra; la delusione per il consenso al regime di politici e di giornalisti, rapidamente svanito; il silenzio su tanti aspetti che evidentemente lo imbarazzavano e che non erano in grado di offrire all’esterno l’immagine di un fascismo repubblicano solido come lui avrebbe voluto; le contraddizioni sulle prospettive di liberalizzazione interna che invece furono tarpate dal partito e da Pavolini; la solitudine e l’impotenza del duce, ormai sempre più rassegnato alla inevitabile fine.

Lo stile è sempre quello del giornalista vivace e caustico, il solito stile di Mussolini. La polemica e il sarcasmo graffianti cercano di coprire la progressiva convinzione dell’autore che la situazione sia obiettivamente perduta. Nello sfondo, il dramma dell’Italia, la cui vera protagonista fu la popolazione, al Nord come al Sud, oppressa dalla fame, dai bombardamenti e dalle violenze della guerra civile.

Il curatore

Giuseppe Parlato è professore ordinario di Storia contemporanea nella Università degli Studi Internazionali – UNINT di Roma e presidente della Fondazione. Si è occupato di storia del Risorgimento italiano e del fascismo e attualmente si occupa della storia della destra italiana. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia (1943-1948) (il Mulino, Bologna 2006); Mezzo secolo di Fiume. Economia e società a Fiume nella prima metà del Novecento (Cantagalli, Siena 2009); Gli Italiani che hanno fatto l’Italia. 151 personaggi per la storia dell’Italia unita (Eri Rai, Roma 2011); La Fiamma dimezzata. Almirante e la scissione di Democrazia Nazionale (Luni, Milano 2017); La nazione dei nazionalisti. Liberalismo, conservatorismo, fascismo (Fallone, Taranto 2020); Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza Nazionale (con Andrea Ungari, Rubbettino, Soveria Mannelli 2021).

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“L’Italia, le idee, la politica”
Il primo corso di formazione storico-politica della Fondazione

 

 

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è lieta di annunciare la realizzazione del I corso di formazione storico-politica “L’Italia, le idee, la politica”. Il corso ha l’obiettivo di fornire una panoramica complessiva dei principali nodi storici e politici che hanno caratterizzato la storia d’Italia dal Risorgimento al crollo della Prima Repubblica. Grazie all’esperienza di professori universitari e alla testimonianza di alcuni dei protagonisti del periodo considerato, il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono avere una conoscenza generale della storia d’Italia e, quindi, essere in grado di leggere gli eventi attuali della politica e della società con il necessario bagaglio di conoscenze storiche per un corretto approccio alle problematiche attuali. Il corso si svilupperà lungo 15 lezioni che si terranno ogni lunedì del mese, alle ore 18.00, a partire da lunedì 9 maggio 2022 fino al 17 ottobre 2022. Al corso parteciperanno i seguenti relatori: Danilo Breschi, Vera Capperucci, Ester Capuzzo, Andrea Ciampani, Paolo Cirino Pomicino, Raniero Benedetto, Pietro Giubilo, Gerardo Nicolosi, Giovanni Orsina, Giuseppe Parlato, Andrea Spiri, Andrea Ungari, Antonio Varsori.

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Presentazione del volume di Giampaolo Pansa

 

 

Mercoledì 18 maggio 2022, alle ore 18.00, verrà presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Non è storia senza i vinti. La memoria negata della guerra civile di Giampaolo Pansa (Rizzoli, Milano 2022). Ne discuteranno Pasquale Chessa, giornalista e saggista, e Giuseppe Parlato, professore ordinario Storia contemporanea nella Università degli Studi Internazionali di Roma e presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

L’incontro si terrà in presenza e verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione. In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it).

Il libro

«Se Giampaolo Pansa è stato un giornalista stimato per la sua onestà, un giornalista “democratico e di sinistra”, se i suoi libri e i suoi articoli sulla Resistenza gli hanno procurato persino il riconoscimento di Grande Ufficiale della Repubblica da parte del presidente Ciampi, come è possibile che, per aver completato la verità sul “biennio fatale 1943-45”, si sia trasformato in un falsario o, per i suoi peggiori detrattori, nientemeno che in un fascista?». Non è storia senza i vinti nasce dalla volontà di trovare una risposta a questo quesito, espresso in modo quanto mai diretto nell’introduzione di Adele Grisendi Pansa. Perché quanto accaduto nel dibattito storico-politico del nostro Paese in seguito al grande successo dei libri cosiddetti «revisionisti» di Pansa necessita di essere riproposto. In queste pagine si cerca di farlo pubblicando, insieme ad alcune pagine che compongono il suo «ciclo dei vinti», una parte delle recensioni e delle interviste che i maggiori giornali italiani – di diverso orientamento – hanno dedicato a I figli dell’Aquila (2002), a Il Sangue dei vinti (2003), a I tre inverni della paura (2008) e alle altre opere pansiane che, nei primi anni Duemila, hanno svelato per intero quanto accaduto tra il 1943 e il 1945, comprese le responsabilità dei «resistenti». In una guerra civile fatta anche di crimini e vendette e uccisioni da entrambe le parti, di omicidi mirati proseguiti almeno fino al 1948. La «lezione» di Pansa, così influente sotto il profilo storico quanto della memoria collettiva, trova qui la sua evoluzione a partire dai primi anni Duemila. Riusciamo così a seguire l’accendersi del dibattito sulle «scomode» verità di un giornalista decisamente antifascista, e le reazioni spesso veementi e sdegnate degli ormai ex «compagni» e dei movimenti che cercarono – inutilmente – di silenziarne la voce. Al tempo stesso, cogliamo la sintonia dei tanti, intellettuali e semplici lettori, che hanno trovato nel coraggio di Giampaolo Pansa la restituzione all’Italia di un pezzo di memoria fino ad allora negata.

L’autore

Giampaolo Pansa, giornalista e saggista (Casale Monferrato 1935 – Roma 2020). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1961, collaborando con vari quotidiani italiani. Vicedirettore della «Repubblica» dal 1978 al 1991, nel 1991 è divenuto condirettore del settimanale «L’Espresso». Ha poi scritto per «Il Riformista», «Libero» e «La Verità». Autore di saggi e romanzi sulle vicende storiche del periodo della guerra di liberazione, ha altresì dedicato numerose pubblicazioni ad alcuni dei fenomeni più significativi delle vicende politiche italiane degli ultimi decenni.

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In uscita il primo fascicolo del 2022 degli “Annali della Fondazione”

 

 

È in uscita il primo fascicolo 2022 degli Annali della Fondazione. Con la copertina, ecco un anticipazione del contenuto.

Il fascicolo si apre con un intervento introduttivo di Gianni Scipione Rossi (Un passo indietro) e con gli atti del convegno su Dante nella storia politica del Novecento italiano, con i contributi di Fulvio Conti (Mito e culto di Dante in Italia fra età liberale e fascismo), Simonetta Bartolini (Il Dante profetico di Vittorio Cian), Matteo Antonio Napolitano (La letteratura come coscienza della nazione. Il contenuto politico delle Memorie inedite di Vittorio Cian), Rodolfo Sideri (La Lectura Dantis nel fascismo) e Alessandra Cavaterra (Dante nell’Enciclopedia Italiana).

Nella sezione “Saggi”, gli autori sono Silvio Berardi (Tra antimperialismo e difesa della civiltà orientale. Le relazioni tra Cina ed Europa nelle pagine di Carlo Cattaneo), Hervé A. Cavallera (Scienza e incoscienza nel pensiero di Ugo Spirito) e Michel Ostenc (Les socialistes et l’éducation du peuple italien (1901-1911)).

Il fascicolo ospiterà anche due “Inediti”: il discorso mai pronunciato da Giulio Bergmann sull’adesione dell’Italia all’Onu nel 1956 (curato da Matteo Antonio Napolitano) e una relazione di Vittorio Beonio-Brocchieri sugli italiani all’estero (curata da Cristina Baldassini).

Per la sezione “Documenti”, Andrea Spiri con il contributo Craxi, l’illusione di un visionario introduce Il discorso al Lirico di Milano (9 febbraio 1992) di Bettino Craxi. Le “Note sul Novecento” ospiteranno il lavoro di Cristina Baldassini (Gli intellettuali che contarono poco: la cultura antitotalitaria nell’Italia repubblicana), mentre per l’“Archivio delle Destre” ci sarà una testimonianza di Gianni Scipione Rossi (L’enigma Almirante. Percorsi a Destra: una testimonianza). Completano il fascicolo, come di consueto, le recensioni e lo scaffale librario.

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Disponibili su Youtube i video delle ultime iniziative

 

 

Sul canale YouTube sono disponibili i video delle ultime iniziative organizzate dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. L’iscrizione al canale permetterà agli utenti di seguire i futuri eventi, con possibilità di interagire in diretta, e di recuperare in ogni momento i contributi in versione integrale.

Per iscriversi, seguire il seguente link: https://www.youtube.com/channel/UCroGlBH70CXPxUMnHOFD5JA

 

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Disponibile il secondo fascicolo del 2021 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Pubblicato e disponibile il secondo fascicolo 2021 degli Annali della Fondazione. Con la copertina, ecco un assaggio del contenuto.

Il fascicolo si apre con gli atti del convegno sul cinquantenario delle Regioni a statuto ordinario, con i contributi di Francesco Bonini (Una questione di storia costituzionale), Nicolò Zanon (Esigenze unitarie e difesa delle differenze territoriali: le Regioni alla sfida dell’emergenza), Maria Prezioso (Riordino regionale e policentrismo territoriale: ragionando sui modelli di regione europea), Guido Melis (Il problema Stato-Regioni. Verso un “regionalismo ben temperato”?), Silvano Moffa (La crisi del regionalismo tra Titolo V e area vasta), Matteo Antonio Napolitano (L’istituzione delle Regioni a statuto ordinario nell’Italia del centrosinistra) e Andrea Giuseppe Cerra (Quale autonomia? Riflessioni storiografiche sullo Statuto Siciliano).

Nella sezione “Saggi”, gli autori sono Valter Lazzari (L’autogestione jugoslava. L’Uomo nuovo che non è mai nato), Michel Ostenc (Corporatisme fasciste et corporatisme d’Ugo Spirito), Hervé A. Cavallera (Il significato del nuovo umanesimo in Ugo Spirito), Giovanni U. Cavallera (Il senso della riforma della scuola nel pensiero di Ugo Spirito) e Fabio Farotti (Ugo Spirito e l’assillo novecentesco).

Per le “Note sul Novecento”, Cristina Baldassini interviene con il contributo Né con il Re né con Mussolini: l’altra “zona grigia” nel diario di Attilio Tamaro. Completano il fascicolo, come di consueto, le recensioni e lo scaffale librario.

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Disponibile il primo fascicolo del 2021 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo semestrale del 2021 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno III, n. 1/2021 XXXIII, nuova serie).

Il fascicolo si apre con gli Atti del Convegno “Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto”, con i contributi di Danilo Breschi (Naufragio con spettatore riluttante: la parabola di Ugo Spirito), Hervé A. Cavallera (Il problema dell’essere e del tempo nell’ultimo Ugo Spirito), Rodolfo Sideri (Ugo Spirito e la rinascita del Giornale Critico: la terza serie), Tiziano Sensi (Alla scuola di Gentile: l’attualismo ortodosso di Ugo Spirito e la critica all’homo oeconomicus), Alberto Torini (Un giovane Spirito storico del diritto penale), Antonio Magliulo (Spirito economista e le lezioni pisane del 1932-35), Monika Poettinger (Storia del pensiero economico e riflessioni di metodo negli anni tra le due guerre), e il saggio postumo di Piero Roggi (Filosofare l’economia: una guida alla lettura di Ugo Spirito).

La seconda parte è occupata dagli Atti del Convegno “Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa”. Gli autori sono Roberto Chiarini (La damnatio memoriae), Zeffiro Ciuffoletti (Il “colpo di Stato bianco”. La crisi dei partiti e il ruolo dei media), Edoardo Tabasso (La geopolitica di Craxi nei disequilibri dinamici internazionali: interesse nazionale e sguardo globale), Andrea Spiri (L’ultimo Craxi al bivio, tra crisi della rappresentanza e primato della politica), e Marco Cuzzi (Per una sinistra patriottica: il “socialismo tricolore” di Bettino Craxi).

La sezione “Saggi” contiene i lavori di Simonetta Bartolini (“Dieci” scrittori e un romanzo (fascista). “Lo zar non è morto”: una storia avventurosa offerta a Mussolini), Nicholas Lucchetti (“Ma a quel tempo, qui c’era l’Italia!”. Il Movimento Sociale Italiano e l’Eritrea del secondo dopoguerra. Militanti nelle ex colonie), e Michel Ostenc (Le sens de la philosophie et de la pédagogie chez Giovanni Gentile [de 1898 à 1923]).

Completano il fascicolo le sezioni “Addii” – con un ricordo di Vittorio Mathieu scritto da Hervé A. Cavallera –, “Recensioni”, “Scaffale” e “Attività della Fondazione”.

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Sono disponibili i due fascicoli del 2020 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Nonostante le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, sono stati pubblicati e sono disponibili i due fascicoli semestrali del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, nn. 1-2/2020 XXXII, nuova serie).

Il primo fascicolo, essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro degli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito, si apre con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Gianni Oliva, Marcello Veneziani, Luigi Compagna, Pasquale Chessa, Mario Ciampi e Giuseppe Parlato. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, Hervé A. Cavallera, Rodolfo Sideri e Alessandra Cavaterra. Completano il primo fascicolo le recensioni, lo scaffale bibliografico e le notizie sull’attività della Fondazione.

Il secondo fascicolo si apre invece con gli Atti del Convegno “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019. Gli autori dei contributi sono: Danilo Breschi, Giovanni Tassani, Nicola Guiso, Luigi Accattoli, Paolo Sardos Albertini, Giuseppe Parlato, Pietro Giubilo, Gianluca Marmorato, Valentina Meliadò e Domenico De Sossi.

La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019. Con contributi di: Gianni Scipione Rossi, Paolo Morando, Vladimiro Satta, Gianni Oliva, Angelo Ventrone, Nicola Rao. Completano il fascicolo i “Saggi” e la sezione “Recensioni”.

Per info, prenotazioni e abbonamenti: segreteria@fondazionespirito.itcommerciale@bardiedizioni.it

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 Sempre disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

 

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.

Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.

La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.

La “Biblioteca Scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.

Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.

La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.

L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.

Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina: http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

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Il canale YouTube della Fondazione
La Fondazione ha attivato un canale YouTube che rende disponibili tutti i video delle sue iniziative.
Seguitelo iscrivendovi al seguente link:

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La Fondazione su Facebook
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:

La presentazione del volume di Gianni Scipione Rossi su Margherita Sarfatti: il 4 maggio a Terni

Mercoledì 4 maggio 2022, alle ore 17.00, nella Sala videoconferenze della Biblioteca comunale di Terni (Piazza della Repubblica, 1), verrà presentato il volume di Gianni Scipione RossiL’America di Margherita Sarfatti. L’ultima illusione (Rubbettino, Soveria Mannelli 2021). Con l’autore ne discuteranno Roberta Montagna dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, la saggista Cristina Ranucci e Danilo Sergio Pirro, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Terni.

Il libro

Nella primavera del 1934 Margherita Sarfatti (1880-1961) compie un lungo viaggio nel Nord America. Vuole immaginarsi nella nazione «più grande del vero», farsene un’idea personale al di là degli stereotipi. Accolta come una “regina senza corona”, tiene conferenze, parla alla radio, cerca di spiegare il fascismo agli americani e, soprattutto, al presidente Roosevelt, che la riceve alla Casa Bianca. Al ritorno si illude di convincere Mussolini della necessità di stringere rapporti con Washington, nel nome di una comune civiltà, piuttosto che con la Berlino di Hitler. Ma per il dittatore l’America «non conta niente». Alla raffinata intellettuale veneziana non resta che un’ultima carta: affidare nel 1937 il suo testamento politico e culturale a L’America, ricerca della felicità, un saggio in cui luci e ombre si alternano, nel quadro di un complessivo innamoramento per gli Stati Uniti. Pochi mesi dopo – in piena campagna antisemita – il libro viene ritirato dal commercio. La donna che aveva creato il mito del Dux sceglie l’esilio.

L’autore

Gianni Scipione Rossi, giornalista, ha diretto l’informazione parlamentare della Rai, il Centro di formazione e la Scuola di giornalismo di Perugia, dove insegna giornalismo radiofonico. È vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. Tra i suoi libri: Attilio Tamaro: il diario di un italiano, 2021; Cronache del virus, 2020; Lo “squalo” e le leggi razziali, 2017; Storia di Alice, 2010; Cesira e Benito, 2007; Il razzista totalitario, 2007; Mussolini e il diplomatico, 2005; La destra e gli ebrei, 2003.

Presentato il libro di Mariuccia Salvati su Camillo Pellizzi

Mercoledì 20 aprile 2022, alle ore 18.00, è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell’Europa del Novecento di Mariuccia Salvati (il Mulino, Bologna 2021). Con l’autrice ne hanno discusso Danilo Breschi e Gisella Longo, autori del volume Camillo Pellizzi. La ricerca delle élites tra politica e sociologia (Rubbettino, Soveria Mannelli 2003).

Il libro

Camillo Pellizzi (1896-1979), dopo la Grande Guerra e l’università, aderì al fascismo, contribuendo alla sua definizione politico-teorica nella scia di Gentile. Trasferitosi per studio e lavoro in Inghilterra, fu tra i fondatori del Fascio londinese. Nel 1924 entrò come docente allo University College of London rimanendovi fino al 1939, anno in cui, rientrato in Italia, prese servizio come professore all’Università di Firenze. Nel 1941 accettò l’incarico di presidente dell’Istituto nazionale di cultura fascista che tenne fino all’inizio del ’43. Dopo il 25 luglio, non avendo aderito alla Repubblica sociale italiana, visse in clandestinità fino alla Liberazione: seguirono anni di epurazione e di isolamento fino al 1950, quando ottenne la prima cattedra (a lungo unica) di Sociologia dell’università italiana. Intellettuale di spicco del fascismo, studioso del corporativismo, Pellizzi intercettò per tempo la rilevanza della disciplina sociologica; per la sua intensa attività di studioso, traduttore, saggista, poi fondatore e direttore della «Rassegna Italiana di Sociologia», rappresenta una figura di primo piano nello sviluppo delle scienze sociali nel nostro paese. Grazie alle fonti inglesi consultate, lo studio di Mariuccia Salvati ne restituisce il profilo intellettuale entro un contesto europeo finora parzialmente inedito.

L’autrice

Mariuccia Salvati ha insegnato Storia contemporanea dal 1975 al 2012 nel Dipartimento di Storia dell’Università di Bologna. Tra i suoi libri più recenti: «Passaggi. Italiani dal fascismo alla Repubblica» (Carocci, 2017), «Alfredo Reichlin. Una Vita» (a cura di, Treccani, 2019). Con Piero Costa ha curato la collana Carocci «La Costituzione. I principi fondamentali» di cui ha scritto il saggio sull’art. 4 (2018). Da sempre legata a Lelio Basso e alla sua Fondazione, dirige la rivista «Parole chiave».

La presentazione del volume di Rodolfo Sideri su Gentile: il 19 aprile a Terni

Martedì 19 aprile 2022, alle ore 17.00, nella Sala videoconferenze della Biblioteca comunale di Terni (Piazza della Repubblica, 1), verrà presentato il volume di Rodolfo Sideri, Con Mussolini e oltre. Giovanni Gentile da Marx alla destra postfascista (Edizioni Settimo Sigillo, Roma 2020). Con l’autore ne discuteranno Paolo Cicchini, consigliere comunale di Terni, Pier Francesco Quaglietti dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Terni, e Jacopo Meccariello del Centro per la Filosofia italiana. Introdurrà l’incontro Danilo Sergio Pirro, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Terni.

Il libro

La letteratura sulla filosofia di Giovanni Gentile è un fiume che trova la sua sorgente già negli anni Venti del Novecento e giunge sempre più impetuoso fino ai giorni nostri. Tuttavia, nelle diverse interpretazioni dell’attualismo mancava ancora l’analisi della sua incidenza nella destra del dopoguerra; analisi che può gettare nuova luce sulle diverse esigenze e urgenze che quest’area politica, specialmente ma non solo giovanile, ha maturato e sta maturando a partire dagli anni Duemila. Si è voluto perciò ripercorrere il lungo itinerario politico del filosofo siciliano a partire dai primi studi su Rosmini, Gioberti e Marx, durante i quali già era maturato il concetto di prassi che, annullando la distinzione tra pensiero e azione, consentì al filosofo di elaborare una visione totalitaria della vita. In questo senso Gentile ritenne di poter incontrare il “suo” fascismo, al quale restò fedele fino alla tragica conclusione della sua esistenza. Con Mussolini, quindi, ma anche oltre Mussolini, per quella volontà di veder fondato uno Stato pienamente totalitario che non lasciasse fuori di sé alcun residuo, alcuna eccedenza spirituale, e che il fascismo non seppe o non volle realizzare. Il valore della politica, che per Gentile si identifica con la vita in tutte le sue espressioni, la concezione etico-religiosa, il senso dello Stato e del suo rapporto con la nazione, l’economia corporativistica costituiscono il patrimonio ideale che la destra italiana del dopoguerra ha, di volta in volta, fatto proprio, rifiutato, rielaborato in modalità diverse, fino a giungere all’irruzione nel dibattito odierno del tema del sovranismo che ha restituito al pensiero gentiliano tutta la sua carica rivoluzionaria.

L’autore

Rodolfo Sideri è docente di Filosofia e Storia nei Licei. Si è interessato particolarmente della cultura politica della destra italiana tra Otto e Novecento. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La rivoluzione ideale di Alfredo Oriani, Roma, Settimo Sigillo 2011; Adriano Romualdi. L’uomo, l’opera e il suo tempo, Roma, Settimo Sigillo 2012; Platone nella cultura politica della destra italiana del Novecento, in Platone nel pensiero moderno e contemporaneo, IV, Villasanta, Limina-Mentis 2014; L’umanesimo nazionale di Carlo Costamagna, Roma, Settimo Sigillo 2015; “Il platonismo che non muore”: Platone e il platonismo nel pensiero di Giovanni Gentile, in Platone nel pensiero moderno e contemporaneo, V, Villasanta, Limina-Mentis, 2015; L’esigenza di Dio in Ugo Spirito, in Fede e ragione, Villasanta, Limina-Mentis, 2016; Fascisti prima di Mussolini. Il fascismo tra storia e rivoluzione, Roma, Settimo Sigillo, 2018.

La Fondazione a “Spaziolibero”: il video sul canale YouTube

Giovedì 14 aprile 2022 la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è stata ospite su Rai3 di Spaziolibero, l’appuntamento di Rai Parlamento  dedicato al mondo della cultura e della società. In studio il direttore Andrea Ungari, in collegamento Matteo Antonio Napolitano, docente nella Università Niccolò Cusano di Roma e collaboratore della Fondazione.

Disponibile sul canale YouTube il video integrale.

Convegno sul “Capodanno perduto del 1947” nel segno della riconciliazione

Da un saggio pubblicato nel 2019 da Leonardo Varasano negli “Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice” prende spunto il convegno “Riconciliazione – Il Capodanno perduto del 1947”, in programma a Roma mercoledì 13 aprile nella Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati (Piazza del Parlamento. 19).
Il fatto storico conosciuto come il “Capodanno perduto del 1947” avvenne a Perugia il l’ gennaio 1947. Fu il primo tentativo di riconciliazione al termine della Seconda Guerra Mondiale tra ex Combattenti della RSI e Partigiani. Venne promosso da Bruno Cagnoli, ex aderente alla RSI, e Corrado Sassi, partigiano della Brigata Garibaldi, che la mattina del Capodanno del 1947 organizzarono un corteo di giovani ex Fascisti e Partigiani che si concluse al Cimitero di Perugia dove i due deposero congiuntamente una corona di fiori ai piedi del Monumento ai Caduti in onore e memoria dei morti di entrambe le parti. Il loro desiderio era che il loro gesto potesse interrompere la spirale dell’odio fratricida, avviando un processo di pacificazione nazionale. Desiderio generoso ma vano: oltre cinquant’anni dopo, il 10 febbraio 1998, l’allora Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante appellava ancora alla necessità di “uscire dalle vecchie gabbie”.
Del fatto parlò  con grande evidenza la stampa nazionale dell’epoca con articoli, tra gli altri, di Mario Missiroli su “Il Messaggero” e Pietro Ingrao su “L’Unità”.
In seguito l’argomento è stato trattato anche da Paolo Mieli nel libro “Le storie la storia” e da Marcello Veneziani che al fatto dedicò una pagina della rivista “Italia Settimanale”. Corrado Sassi, uno dei due fautori dell’evento, scrisse nel 1998 un libro sull’argomento, “Rose e latrine fra i Cesari. Quel capodanno perduto”, riedito nel 2021 a cura dell’ISUC – Istituto per la Storia dell’ Umbria Contemporanea. Leonardo Varasano, ha analizzato quegli incontri tra l’ex partigiano e l’ex saloino (dopo quello del Capodanno, ne segui infatti un altro, “ufficiale”, il 6 gennaio dello stesso 1947) in un ampio studio pubblicato negli “Annali” (XXXI, 2019). Il convegno-tavola rotonda – sottolineano gli organizzatori -vuol prendere spunto da quel gesto di pace per inquadrarlo storicamente e per dibattere sull’argomento della Riconciliazione, ancora oggi, purtroppo, non compiuta.
Ne parleranno Marco Gervasoni, Professore Ordinario di Storia Contemporanea nella Università degli Studi del Molise, Gianni Scipione Rossi, Vice Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice e membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, Paolo Simoncelli, già Professore Ordinario di Storia Moderna nella Sapienza Università di Roma e l’autore del saggio Leonardo Varasano, ricercatore nel Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia e Assessore alla Cultura del Comune di Perugia. Introdurrà l’incontro l’on. Raffaele Nevi.

Perugia, il capodanno perduto del 1947. Una tentata pacificazione tra partigiani ed ex fascisti

 

Newsletter Aprile 2022

“La valorizzazione dei beni culturali
per la competitività delle aree interne”
Il convegno del 1° aprile nell’ambito
del programma Erasmus+ “Culture.EDU”

 

 

Venerdì 1° aprile 2022, alle ore 16.00, nella sede della Link Campus University di Roma in Via del Casale di San Pio V, 44, si terrà il Convegno La valorizzazione dei beni culturali per la competitività delle aree interne, organizzato nell’ambito dell’iniziativa “La Notte Internazionale della Geografia”. L’evento segnerà l’atto conclusivo del progetto Erasmus+ “Culture.EDU”, promosso dall’associazione bulgara Piligrimi e dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Parteciperanno come relatrici: Maria Prezioso, professore ordinario di Geografi­a economica e politica nella Università di Roma “Tor Vergata”, Maria Giovanna Barni, presidente di CoopCulture, ed Elena Borin, professore associato di Economia aziendale alla Link Campus University di Roma. A moderare i lavori sarà Michele Pigliucci, professore associato di Geogra­fia economica e politica alla Link Campus University di Roma. Saranno presenti gli studenti che hanno preso parte alle attività progettuali.
I lavori saranno trasmessi anche in streaming da remoto, tramite la piattaforma Google Meet, al seguente link: https://meet.google.com/pat-ndgf-ywm

 

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Presentazione del volume di Gianni Scipione Rossi

 

 

Martedì 5 aprile 2022, alle ore 18.00, verrà presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume di Gianni Scipione Rossi, Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949), Rubbettino, Soveria Mannelli 2021. Con l’autore ne discuteranno Giovanni Belardelli, già professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nella Università degli Studi di Perugia, e Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma e presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

L’incontro si terrà in presenza e verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione. In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio esibire la certificazione verde rafforzata (super green pass) e indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it).

Il libro

Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884-1956) è stato uno dei massimi protagonisti dell’irredentismo giuliano. Autore prolifico di saggi storici e politici, ha lasciato inedito il suo diario privato, che si sviluppa dalla Trieste austroungarica del 1911 alla guerra vinta, attraversa il fascismo per superare la fine del regime e affacciarsi nella guerra civile e nella ricostruzione. Un grande e intenso affresco – privo di filtri – su quasi quarant’anni di storia italiana ed europea. Di cultura nazional-patriottica, monarchico, volontario nella Grande Guerra, teorico del nazionalismo, aderì al fascismo nel 1922. Contrario all’antisemitismo, fu espulso dal Pnf nel 1943, non aderì alla Rsi e da neo-irredentista tornò a difendere l’italianità di Trieste e delle terre adriatiche. Nel diario le sue analisi, i retroscena politici e gli incontri con centinaia di persone, da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai. E ancora, intellettuali, politici e diplomatici incrociati nel suo peregrinare tra Trieste, Roma, i Balcani, Vienna, Parigi, Londra, Fiume, Amburgo, Helsinki, Mosca, Leningrado e Berna. Il diario è introdotto da una biografia basata sullo scandaglio di documenti e carteggi, presenti in diversi fondi archivistici. Ne emerge la complessa e tormentata personalità di un uomo di grande cultura, capace di dialogare a tutto campo. Margherita Sarfatti così gli dedica il suo Dux: «Ad Attilio Tamaro, italianissimo figlio di Trieste, nel nome di Trieste, madre della mia madre, offre con amicizia». «Ho letto – scrive Tamaro a Umberto Saba – le tre poesie con eguale piacere: mirabile mi sembra La preghiera dell’angelo custode dove l’episodio è ricordato con arte purissima ed è poi elevato a una vasta significazione. Attendo vivamente l’annunciato volume di poesia». Tamaro è in relazione con tutti i protagonisti dell’irredentismo triestino, istriano e dalmatico, in particolare Camillo Ara, Mario Alberti, Giorgio Pitacco, Salvatore Segré Sartorio, Fulvio Suvich, Francesco Salata. Intensi i suoi rapporti con Eugenio Balzan, Camillo Castiglioni, Francesco Coppola, Mario Missiroli, Giuseppe Volpi di Misurata. Feroci le sue critiche a Galeazzo Ciano «satrapo orientale» – e a Mussolini che, dopo averlo ammirato, quando nasce la Rsi definisce «il farneticante di lassù». Nella biografia emerge anche la figura del figlio di Tamaro, Tullio, che nel 1942 entra nel Pci clandestino milanese e con Emilio Sereni rappresenterà il partito nel Cln regionale lombardo.

L’autore

Gianni Scipione Rossi, giornalista, ha diretto l’informazione parlamentare della Rai, il Centro di formazione e la Scuola di giornalismo di Perugia, dove insegna giornalismo radiofonico. È vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. Tra i suoi libri: L’America di Margherita Sarfatti. L’ultima illusione, 2021; Attilio Tamaro: il diario di un italiano, 2021, Cronache del virus, 2020; Lo “squalo” e le leggi razziali, 2017; Storia di Alice, 2010; Cesira e Benito, 2007; Il razzista totalitario, 2007; Mussolini e il diplomatico, 2005; La destra e gli ebrei, 2003.

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La Fondazione a Spaziolibero su Rai3

 

 

Giovedì 14 aprile 2022, alle ore 10.50 circa, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice sarà ospite della sarà ospite su Rai3 di Spaziolibero, l’appuntamento di Rai Parlamento dedicato al mondo della cultura e della società. In studio il direttore Andrea Ungari, in collegamento Matteo Antonio Napolitano, docente nella Università Niccolò Cusano di Roma e collaboratore della Fondazione.

 

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Presentazione del volume di Mariuccia Salvati

 

 

Mercoledì 20 aprile 2022, alle ore 18.00, verrà presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell’Europa del Novecento di Mariuccia Salvati (il Mulino, Bologna 2021). Con l’autrice ne discuteranno Danilo Breschi e Gisella Longo, autori del volume Camillo Pellizzi. La ricerca delle élites tra politica e sociologia (Rubbettino, Soveria Mannelli 2003).

L’incontro si terrà in presenza e verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione. In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio esibire la certificazione verde rafforzata (super green pass) e indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it)

Il libro

Camillo Pellizzi (1896-1979), dopo la Grande Guerra e l’università, aderì al fascismo, contribuendo alla sua definizione politico-teorica nella scia di Gentile. Trasferitosi per studio e lavoro in Inghilterra, fu tra i fondatori del Fascio londinese. Nel 1924 entrò come docente allo University College of London rimanendovi fino al 1939, anno in cui, rientrato in Italia, prese servizio come professore all’Università di Firenze. Nel 1941 accettò l’incarico di presidente dell’Istituto nazionale di cultura fascista che tenne fino all’inizio del ’43. Dopo il 25 luglio, non avendo aderito alla Repubblica sociale italiana, visse in clandestinità fino alla Liberazione: seguirono anni di epurazione e di isolamento fino al 1950, quando ottenne la prima cattedra (a lungo unica) di Sociologia dell’università italiana. Intellettuale di spicco del fascismo, studioso del corporativismo, Pellizzi intercettò per tempo la rilevanza della disciplina sociologica; per la sua intensa attività di studioso, traduttore, saggista, poi fondatore e direttore della «Rassegna Italiana di Sociologia», rappresenta una figura di primo piano nello sviluppo delle scienze sociali nel nostro paese. Grazie alle fonti inglesi consultate, lo studio di Mariuccia Salvati ne restituisce il profilo intellettuale entro un contesto europeo finora parzialmente inedito.

L’autrice

Mariuccia Salvati ha insegnato Storia contemporanea dal 1975 al 2012 nel Dipartimento di Storia dell’Università di Bologna. Tra i suoi libri più recenti: «Passaggi. Italiani dal fascismo alla Repubblica» (Carocci, 2017), «Alfredo Reichlin. Una Vita» (a cura di, Treccani, 2019). Con Piero Costa ha curato la collana Carocci «La Costituzione. I principi fondamentali» di cui ha scritto il saggio sull’art. 4 (2018). Da sempre legata a Lelio Basso e alla sua Fondazione, dirige la rivista «Parole chiave».

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La Fondazione in Bulgaria per il progetto Erasmus+ “Culture.EDU”

 

 

Nei giorni 21, 22 e 23 marzo 2022, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è stata ospite dell’associazione culturale bulgara Piligrimi a Sandanski (Bulgaria) per gli incontri di presentazione dei risultati del progetto Erasmus+ “Culture.EDU”, rivolti a un pubblico di accademici e studenti di scuola secondaria. Per la Fondazione, hanno preso parte all’iniziativa Michele Pigliucci, professore associato di Geogra­fia economica e politica alla Link Campus University di Roma e referente italiano del progetto, e Matteo Antonio Napolitano, docente di Storia contemporanea nella Università Niccolò Cusano di Roma e collaboratore della Fondazione.

 

 

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Disponibile il secondo fascicolo del 2021 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Pubblicato e disponibile il secondo fascicolo 2021 degli Annali della Fondazione. Con la copertina, ecco un assaggio del contenuto.

Il fascicolo si apre con gli atti del convegno sul cinquantenario delle Regioni a statuto ordinario, con i contributi di Francesco Bonini (Una questione di storia costituzionale), Nicolò Zanon (Esigenze unitarie e difesa delle differenze territoriali: le Regioni alla sfida dell’emergenza), Maria Prezioso (Riordino regionale e policentrismo territoriale: ragionando sui modelli di regione europea), Guido Melis (Il problema Stato-Regioni. Verso un “regionalismo ben temperato”?), Silvano Moffa (La crisi del regionalismo tra Titolo V e area vasta), Matteo Antonio Napolitano (L’istituzione delle Regioni a statuto ordinario nell’Italia del centrosinistra) e Andrea Giuseppe Cerra (Quale autonomia? Riflessioni storiografiche sullo Statuto Siciliano).

Nella sezione “Saggi”, gli autori sono Valter Lazzari (L’autogestione jugoslava. L’Uomo nuovo che non è mai nato), Michel Ostenc (Corporatisme fasciste et corporatisme d’Ugo Spirito), Hervé A. Cavallera (Il significato del nuovo umanesimo in Ugo Spirito), Giovanni U. Cavallera (Il senso della riforma della scuola nel pensiero di Ugo Spirito) e Fabio Farotti (Ugo Spirito e l’assillo novecentesco).

Per le “Note sul Novecento”, Cristina Baldassini interviene con il contributo Né con il Re né con Mussolini: l’altra “zona grigia” nel diario di Attilio Tamaro. Completano il fascicolo, come di consueto, le recensioni e lo scaffale librario.

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Disponibile il primo fascicolo del 2021 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo semestrale del 2021 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno III, n. 1/2021 XXXIII, nuova serie).

Il fascicolo si apre con gli Atti del Convegno “Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto”, con i contributi di Danilo Breschi (Naufragio con spettatore riluttante: la parabola di Ugo Spirito), Hervé A. Cavallera (Il problema dell’essere e del tempo nell’ultimo Ugo Spirito), Rodolfo Sideri (Ugo Spirito e la rinascita del Giornale Critico: la terza serie), Tiziano Sensi (Alla scuola di Gentile: l’attualismo ortodosso di Ugo Spirito e la critica all’homo oeconomicus), Alberto Torini (Un giovane Spirito storico del diritto penale), Antonio Magliulo (Spirito economista e le lezioni pisane del 1932-35), Monika Poettinger (Storia del pensiero economico e riflessioni di metodo negli anni tra le due guerre), e il saggio postumo di Piero Roggi (Filosofare l’economia: una guida alla lettura di Ugo Spirito).

La seconda parte è occupata dagli Atti del Convegno “Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa”. Gli autori sono Roberto Chiarini (La damnatio memoriae), Zeffiro Ciuffoletti (Il “colpo di Stato bianco”. La crisi dei partiti e il ruolo dei media), Edoardo Tabasso (La geopolitica di Craxi nei disequilibri dinamici internazionali: interesse nazionale e sguardo globale), Andrea Spiri (L’ultimo Craxi al bivio, tra crisi della rappresentanza e primato della politica), e Marco Cuzzi (Per una sinistra patriottica: il “socialismo tricolore” di Bettino Craxi).

La sezione “Saggi” contiene i lavori di Simonetta Bartolini (“Dieci” scrittori e un romanzo (fascista). “Lo zar non è morto”: una storia avventurosa offerta a Mussolini), Nicholas Lucchetti (“Ma a quel tempo, qui c’era l’Italia!”. Il Movimento Sociale Italiano e l’Eritrea del secondo dopoguerra. Militanti nelle ex colonie), e Michel Ostenc (Le sens de la philosophie et de la pédagogie chez Giovanni Gentile [de 1898 à 1923]).

Completano il fascicolo le sezioni “Addii” – con un ricordo di Vittorio Mathieu scritto da Hervé A. Cavallera –, “Recensioni”, “Scaffale” e “Attività della Fondazione”.

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Sono disponibili i due fascicoli del 2020 degli “Annali della Fondazione”

 

 

Nonostante le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, sono stati pubblicati e sono disponibili i due fascicoli semestrali del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, nn. 1-2/2020 XXXII, nuova serie).

Il primo fascicolo, essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro degli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito, si apre con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Gianni Oliva, Marcello Veneziani, Luigi Compagna, Pasquale Chessa, Mario Ciampi e Giuseppe Parlato. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, Hervé A. Cavallera, Rodolfo Sideri e Alessandra Cavaterra. Completano il primo fascicolo le recensioni, lo scaffale bibliografico e le notizie sull’attività della Fondazione.

Il secondo fascicolo si apre invece con gli Atti del Convegno “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019. Gli autori dei contributi sono: Danilo Breschi, Giovanni Tassani, Nicola Guiso, Luigi Accattoli, Paolo Sardos Albertini, Giuseppe Parlato, Pietro Giubilo, Gianluca Marmorato, Valentina Meliadò e Domenico De Sossi.

La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019. Con contributi di: Gianni Scipione Rossi, Paolo Morando, Vladimiro Satta, Gianni Oliva, Angelo Ventrone, Nicola Rao. Completano il fascicolo i “Saggi” e la sezione “Recensioni”.

Per info, prenotazioni e abbonamenti: segreteria@fondazionespirito.itcommerciale@bardiedizioni.it

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 Sempre disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

 

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.

Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.

La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.

La “Biblioteca Scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.

Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.

La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.

L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.

Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina: http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

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Il canale YouTube della Fondazione
La Fondazione ha attivato un canale YouTube che rende disponibili tutti i video delle sue iniziative.
Seguitelo iscrivendovi al seguente link:

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La Fondazione su Facebook
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:

 

Presentato in Fondazione il volume di Gianni Scipione Rossi su Attilio Tamaro

Martedì 5 aprile 2022 è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume di Gianni Scipione Rossi, Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949), Rubbettino, Soveria Mannelli 2021. Con l’autore ne hanno discusso Giovanni Belardelli, già professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nella Università degli Studi di Perugia, e Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma e presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

L’incontro si terrà in presenza e verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione. In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio esibire la certificazione verde rafforzata (super green pass) e indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it).

Il libro
Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884-1956) è stato uno dei massimi protagonisti dell’irredentismo giuliano. Autore prolifico di saggi storici e politici, ha lasciato inedito il suo diario privato, che si sviluppa dalla Trieste austroungarica del 1911 alla guerra vinta, attraversa il fascismo per superare la fine del regime e affacciarsi nella guerra civile e nella ricostruzione. Un grande e intenso affresco – privo di filtri – su quasi quarant’anni di storia italiana ed europea. Di cultura nazional-patriottica, monarchico, volontario nella Grande Guerra, teorico del nazionalismo, aderì al fascismo nel 1922. Contrario all’antisemitismo, fu espulso dal Pnf nel 1943, non aderì alla Rsi e da neo-irredentista tornò a difendere l’italianità di Trieste e delle terre adriatiche. Nel diario le sue analisi, i retroscena politici e gli incontri con centinaia di persone, da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai. E ancora, intellettuali, politici e diplomatici incrociati nel suo peregrinare tra Trieste, Roma, i Balcani, Vienna, Parigi, Londra, Fiume, Amburgo, Helsinki, Mosca, Leningrado e Berna.
Il diario è introdotto da una biografia basata sullo scandaglio di documenti e carteggi, presenti in diversi fondi archivistici. Ne emerge la complessa e tormentata personalità di un uomo di grande cultura, capace di dialogare a tutto campo. Margherita Sarfatti così gli dedica il suo Dux: «Ad Attilio Tamaro, italianissimo figlio di Trieste, nel nome di Trieste, madre della mia madre, offre con amicizia». «Ho letto – scrive Tamaro a Umberto Saba – le tre poesie con eguale piacere: mirabile mi sembra La preghiera dell’angelo custode dove l’episodio è ricordato con arte purissima ed è poi elevato a una vasta significazione. Attendo vivamente l’annunciato volume di poesia».
Tamaro è in relazione con tutti i protagonisti dell’irredentismo triestino, istriano e dalmatico, in particolare Camillo Ara, Mario Alberti, Giorgio Pitacco, Salvatore Segré Sartorio, Fulvio Suvich, Francesco Salata. Intensi i suoi rapporti con Eugenio Balzan, Camillo Castiglioni, Francesco Coppola, Mario Missiroli, Giuseppe Volpi di Misurata. Feroci le sue critiche a Galeazzo Ciano «satrapo orientale» – e a Mussolini che, dopo averlo ammirato, quando nasce la Rsi definisce «il farneticante di lassù». Nella biografia emerge anche la figura del figlio di Tamaro, Tullio, che nel 1942 entra nel Pci clandestino milanese e con Emilio Sereni rappresenterà il partito nel Cln regionale lombardo.

L’autore

 Gianni Scipione Rossi, giornalista, ha diretto l’informazione parlamentare della Rai, il Centro di formazione e la Scuola di giornalismo di Perugia, dove insegna giornalismo radiofonico. È vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. Tra i suoi libri: L’America di Margherita Sarfatti. L’ultima illusione, 2021; Attilio Tamaro: il diario di un italiano, 2021, Cronache del virus, 2020; Lo “squalo” e le leggi razziali, 2017; Storia di Alice, 2010; Cesira e Benito, 2007; Il razzista totalitario, 2007; Mussolini e il diplomatico, 2005; La destra e gli ebrei, 2003.

Disponibile al seguente link la registrazione integrale: https://youtu.be/RBVIeoSTNXs

La biografia e il diario di Attilio Tamaro visti dalla stampa

Presentato in Fondazione il libro di Elena Aga Rossi

Giovedì 31 marzo è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume L’Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda di Elena Aga Rossi (il Mulino, Bologna 2019). Con l’autrice ne ha discusso Silvio Berardi, professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali nella Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma.

In ottemperanza alla normativa in vigore, si ricorda che per partecipare in sala sarà obbligatorio esibire la esibire la certificazione verde rafforzata (super green pass) e indossare il dispositivo di protezione facciale Ffp2. L’accesso sarà consentito solo su prenotazione e fino al raggiungimento della capienza massima prevista (per info e prenotazioni: segreteria@fondazionespirito.it).

Il libro

Elena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell’intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell’influenza dell’Unione Sovietica in Italia. I suoi studi, che hanno spesso costituito punti di svolta nella ricerca storica sulla Campagna d’Italia e in generale sulla storia politica del nostro paese fra guerra e dopoguerra, trovano in questo volume una sistemazione fortemente unitaria che segue tre assi fondamentali: i piani per il futuro assetto dell’Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la politica angloamericana verso l’Italia durante la guerra e il primo dopoguerra; per gli stessi anni, i rapporti del Partito comunista italiano con l’Unione Sovietica e l’influenza sovietica nel nostro Paese. Nel complesso, un contributo di prima grandezza sugli aspetti cruciali che determinarono il futuro dell’Italia postfascista e la sua collocazione internazionale.

L’autrice

Elena Aga Rossi ha insegnato in diverse università e alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Tra le sue pubblicazioni: Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda (a cura di, il Mulino 1984), Una nazione allo sbando (il Mulino 1993, III ed. 2006), Togliatti e Stalin (con Victor Zaslavsky, il Mulino 1997, II ed. 2007), Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani 1940-1945 (con Maria Teresa Giusti, il Mulino 2011), Cefalonia. La resistenza, l’eccidio, il mito (il Mulino 2017).

Disponibile al seguente link la registrazione integrale: https://youtu.be/vyINXdmB9Iw

Presentato in Fondazione il libro di Guido Pescosolido su Rosario Romeo

Martedì 8 marzo è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Rosario Romeo. Uno storico liberaldemocratico nell’Italia Repubblicana di Guido Pescosolido (Laterza, Roma-Bari 2021). Con l’autore ne ha discusso Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella UNINT di Roma e presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il libro

A oltre trent’anni dalla scomparsa di Rosario Romeo, questo libro intende riportare l’attenzione sull’attività storiografica e sull’impegno politico di uno dei maggiori esponenti della liberaldemocrazia italiana del secondo dopoguerra. Sul versante storiografico si intende verificare la tenuta scientifica delle sue opere più note e rilevanti ma anche porre in luce l’importanza che hanno assunto, nella recente critica storica, i suoi lavori medievistici e modernistici. Sul versante politico si richiama l’attenzione sul carattere progressista del suo liberalismo democratico ed europeista e sul concreto impegno come giornalista e parlamentare europeo in difesa della democrazia occidentale, del Mezzogiorno e nel contrasto al decadimento post-sessantottesco della vita universitaria italiana. Il libro si basa su un’attenta lettura della bibliografia esistente, nonché su numerosi documenti inediti in parte conservati dalla famiglia Romeo, in parte reperiti presso l’Archivio Centrale dello Stato, gli Archivi Storici delle Università di Catania e Roma La Sapienza e dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano.

L’autore

Guido Pescosolido ha insegnato Storia moderna nelle Università di Messina, della Tuscia, di Napoli Federico II, Roma Tre, Luiss e Sapienza di Roma. Tra le sue pubblicazioni sulla storia economica, sociale e politica dell’Italia dal secolo XVII ai nostri giorni, ricordiamo Terra e nobiltà. I Borghese. Secoli XVIII e XIX (Jouvence 1979), Agricoltura e industria nell’Italia unita (Laterza 1996), Nazione, sviluppo economico e questione meridionale in Italia (Rubbettino 2017) e La questione meridionale in breve. Centocinquant’anni di storia (Donzelli 2017).

Disponibile su YouTube la registrazione integrale dell’incontro.