La biblioteca e parte dell’archivio storico di Giampaolo Pansa donati alla Fondazione

La signora Adele Grisendi Pansa, vedova di Giampaolo Pansa, ha informato la Fondazione della decisione di donare alla Fondazione stessa la biblioteca e una parte dell’archivio del giornalista e storico scomparso il 12 gennaio scorso. La decisione era stata presa dai coniugi Pansa già un paio di anni or sono ed era stata anticipata da un’intervista dello scrittore a un settimanale.
La biblioteca consta di circa cinque mila volumi essenzialmente di carattere storico; l’archivio comprende le circa 2500 lettere che privati cittadini inviarono a Pansa, negli ultimi venti anni, per segnalare notizie relative alle violenze partigiane durante la guerra civile.
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ringrazia la signora Adele Pansa per la importantissima donazione e assicura che i libri e l’archivio saranno posti a disposizione degli studiosi, dopo le necessarie catalogazioni; in occasione della consegna del materiale alla Fondazione, si terrà un incontro di studio per approfondire e discutere le ricerche e la figura di Giampaolo Pansa.

One thought on “La biblioteca e parte dell’archivio storico di Giampaolo Pansa donati alla Fondazione

  1. Da quando è scomparso, mi sono sempre più interessato alla figura dello scrittore Giampaolo Pansa, molto noto soprattutto per molti suoi saggi storici, tra cui “Il sangue dei vinti”, che è senza subbio il più famoso. Su un giornale di storia che ho comprato in edicola (Storia in rete) ho trovato per l’appunto un articolo su questo famoso scrittore, dove lui stesso aveva, praticamente tutto da solo, smontato alcune dei luoghi comuni sulla Resistenza italiana. Molti punti piuttosto scottanti della guerra civile dal 43-45, inoltre, sono stati smentiti per far circolare la verità sulle violenze partigiane che furono perpetrate nel corso degli anni. Molti altri personaggi, da Montanelli, a De Felice, passando poi per Pansa, si occuparono di questo specifico argomento. Dobbiamo tenere presente, tuttavia, che non tutta la popolazione italiana prese parte alla resistenza e, per tanto, fu un fenomeno piuttosto minoritario. Ma, quello che più mi ha fatto inorridire, è che ancora oggi i suoi avversari lo stanno ancora denigrando pur non avendo ancora compreso l’importanza dei suoi scritti. Per questo Pansa viene sempre temuto dai suoi acerrimi nemici.

    http://www.storiainrete.com/8823/in-primo-piano/pansa-cosi-il-pci-scateno-il-terrore-per-impadronirsi-del-paese/

    https://torino.corriere.it/cultura/20_febbraio_12/moglie-giampaolo-pansa-offeso-anche-ora-che-non-puo-difendersi-pretendo-rispetto-f3036626-4d8e-11ea-a2de-b4f1441c3f82.shtml?refresh_ce-cp

    https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_13/pansa-tolse-velo-sangue-vinti-arrivo-l-anatema-sinistra-c906507e-3590-11ea-8d46-5a62eb738d23.shtml

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