La dolce vita di Fraka, che raccontò il mondo in rosa

Gianpietro Olivetto, La dolce vita di Fraka. Storia di Arnaldo Fraccaroli, cronista del Corriere della Sera, Prefazione di Gian Antonio Stella, All Around, Roma 2019

//È un destino amaro quello che tocca spesso ai giornalisti, anche ai più grandi, fatte salve rarissime eccezioni. Letti da tanti, presto dimenticati. È la sorte toccata ad Arnaldo Fraccaroli (1882-1956), che dopo aver calcato da protagonista la scena professionale è scivolato nell’oblio. Ci voleva un giornalista di razza come Giampiero Olivetto per riuscire a riportare alla luce la vita di colui che «vide in rosa tutto il mondo», come titolò il “Corriere Lombardo” nell’annunciarne la scomparsa. Con il profilo multiforme di Fraka – come amava firmarsi – grazie a una ricerca a tutto tondo, dal volume emerge con un sapiente intreccio anche una fotografia del tempo che il veneto dalle umili origini ha attraversato, da spettatore e narratore. Cosicché la biografia di Fraka diventa in qualche modo anche la biografia della prima metà del secolo scorso. Il merito è di Fraccaroli, che seppe essere poliedrico, passando da una guerra all’altra, dalla cronaca nera al costume, alla cronaca rosa.

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Il testo integrale in “Annali della Fondazione Ugo Spirito”, a.I, n. 2, nuova serie, a. XXXI, pp. 416-418.

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