La straordinaria fioritura della stampa italiana tra Istria e Dalmazia

Ezio e Luciano Giuricin, Il percorso di un’eredità. La stampa della comunità nazionale nel solco della storia dell’editoria italiana dell’Adriatico orientale, Centro di Ricerche Storiche, Rovigno (Croazia) 2017

//Un libro di storia del giornalismo documentatissimo, frutto di una grande ricerca che spazia dal Settecento quasi ai nostri giorni. Non è tuttavia una storia asettica. Non può esserlo perché riguarda un’area geopolitica che nell’arco di tempo considerato ha attraversato vicissitudini – anche umane – estremamente complesse e spesso dolorose. Nelle sue origini, la storia del giornalismo italiano nell’area giuliano-istriano-dalmata o, se si vuole adriatico-orientale, non è molto diversa da quella del resto d’Italia. Al di là delle Gazzette ufficiali i giornali nascono grazie allo sviluppo del mondo borghese. La borghesia delle professioni ma, anche e per certi versi soprattutto, la borghesia imprenditoriale. Sono i professionisti e gli imprenditori ad aver bisogno della circolazione delle notizie. Il mondo dei letterati crea i periodici culturali, non i quotidiani o i settimanali. I giornali si moltiplicano per diffondere informazioni e per sostenere ed affermare idee e interessi, anche quando nell’ultimo scorcio dell’Ottocento il perimetro comincia a comprendere anche i lavoratori subordinati e i contadini, con la stampa socialista e cattolica.

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Il testo integrale in “Annali della Fondazione Ugo Spirito”, a. I, n. 2, 2019, nuova serie, a.XXXI, pp. 418-419.

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