Newsletter Febbraio 2019

 

“Dighe ai morti che no dimentichemo”
Il 9 febbraio a Todi il “Giorno del Ricordo” nei Palazzi Comunali

Il 10 febbraio del 1947, con la firma trattati di pace di Parigi, l’Italia perdeva l’Istria, la Dalmazia e gran parte della Venezia Giulia. La stessa Trieste tornò a essere italiana solo del 1954. Il 10 febbraio è stata scelta nel 2004 come data simbolica nella quale celebrare come solennità civile il “Giorno del Ricordo”, con l’intento di conservare il ricordo delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e degli zaratini italiani dalle loro terre durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Nel biennio 1943-1945 migliaia di italiani – solo perché tali – furono massacrati dai partigiani jugoslavi e gettati nelle doline carsiche chiamate foibe.  Dopo la fine della guerra e fino al 1960 ebbe luogo il doloroso esodo di centinaia di migliaia di italiani che scelsero di ricominciare a vivere in Patria piuttosto che rimanere oppressi dal regime comunista del maresciallo Tito.

Questi drammatici eventi sono da anni oggetto di studio e riflessione. Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Todi e la collaborazione del “Comitato 10 Febbraio”, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice organizza nella città umbra, un evento rivolto alla cittadinanza e in particolare agli studenti, con il titolo “Dighe ai morti che no dimentichemo”. L’iniziativa si terrà sabato 9 febbraio, alle ore 10.00, nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali.

Intervengono Michele Pigliucci, docente di Geografia economica e politica nell’Università di Sassari e direttore della Fondazione, Raffaella Rinaldi, coordinatore “Comitato 10 Febbraio” Umbria. L’ex sindaco di Orvieto Toni Concina porterà la sua testimonianza di esule da Zara. L’attore Giuseppe Abramo curerà alcune “letture dall’esodo”.
Introducono il sindaco di Todi Antonino Ruggiano e l’assessore alla Cultura Claudio Ranchicchio. Coordina Gianni Scipione Rossi, giornalista e storico, vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo.

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Mercoledì 13 febbraio 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione, sarà presentato il volume di Petra Di Laghi, Da profughi a esuli. L’esodo Giuliano-dalmata tra cronaca e memoria, Edizioni Accademiche Italiane, Genova 2018.

Con l’autrice intervengono:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice;
Marino Micich, segretario generale della Società di Studi Fiumani;
Lorenzo Salimbeni, ricercatore storico.

Tra la fine della seconda guerra mondiale e la seconda metà degli anni Cinquanta la comunità italiana dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia lascia le sponde dell’Altro Adriatico, spinta a tale scelta da un complesso di ragioni psicologiche, sociali, culturali, politiche ed economiche in seguito all’assegnazione di quelle terre alla federazione jugoslava. Nella storiografia e nella memoria italiana tale fenomeno assunse la denominazione di “esodo giuliano-dalmata”, un flusso continuo di partenze che si protrassero per circa un decennio riversando i profughi giuliano-dalmati per la maggioranza in Italia, oltre che all’estero. Questa ricerca oltre a fornire una panoramica delle vicende storiche che interessarono i territori della Venezia Giulia (sia in chiave storiografica sia attraverso l’analisi della stampa periodica e dell’opinione pubblica italiana), approfondisce il tema dell’accoglienza e dell’assistenza offerta ai profughi giuliano-dalmati nella società italiana del secondo dopoguerra, analizzando nello specifico il programma assistenziale che la città di Genova attivò nei loro confronti nel periodo compreso tra il 1945 e il 1955.

Petra Di Laghi nata a Genova il 23 maggio 1992, dove, dopo aver conseguito la maturità classica, intraprende gli studi universitari e nel novembre 2014 si laurea al corso triennale di Storia presso l’Università degli studi di Genova. Continua la carriera universitaria iscrivendosi al corso magistrale di Scienze storiche dell’Università degli studi di Torino, dove il 12 luglio 2017 si laurea a pieni voti con la tesi L’esodo giuliano-dalmata tra emergenza e accoglienza: il caso di Genova (1945-1955). Dopo la laurea, si iscrive nell’ottobre 2017 al Master in Comunicazione storica presso l’Università di Bologna e nell’aprile 2018 pubblica il suo primo libro dal titolo Da profughi ad esuli: l’esodo giuliano-dalmata fra cronaca e memoria.

Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
Dal 2019, dunque, gli Annali diventano un appuntamento semestrale: 2 fascicoli in uscita a giugno e a dicembre, disponibili sia in versione cartacea sia in versione digitale. Il primo fascicolo, già in preparazione, si aprirà con una sezione monografica sulla figura di Giovanni Gentile.
È uno sforzo notevole, che risponde a una esigenza reale segnalata più volte dagli studiosi e dai tanti estimatori dell’attività della Fondazione. Uno sforzo che i lettori possono sostenere abbonandosi, risparmiando così sul costo dei due fascicoli.

Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, o attraverso bonifico bancario. Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina: http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/ .

Erogazioni liberali
a favore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice
Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@fondazionespirito.it

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