Gregorio Sorgonà, La scoperta della destra. Il Movimento sociale italiano e gli Stati Uniti (Viella 2019)

Il 25 giugno 2019, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, si è tenuta l’interessante e stimolante presentazione del volume di Gregorio Sorgonà, La scoperta della destra. Il Movimento sociale italiano e gli Stati Uniti (Viella, 2019).

L’introduzione, affidata al vicepresidente della Fondazione Gianni Scipione Rossi, ha aperto il dibattito sull’opera. Dopo aver ringraziato l’autore, Rossi ha brevemente illustrato le principali tematiche trattate nel testo, elaborato anche con l’ausilio dell’archivio e dell’emeroteca della Fondazione, mettendo in evidenza le diverse posizioni presenti nel MSI in merito al modello statunitense.

Il primo intervento, quello del prof. Andrea Guiso della Sapienza Università di Roma, ha fornito una congrua ed esauriente contestualizzazione del tema. Partendo dal ricco profilo scientifico di Sorgonà, Guiso ha ricostruito il percorso della destra missina partendo dagli anni ’70-80, mettendo bene in luce come, da forza marginale, il Movimento sociale si rese soggetto attivo del cambiamento politico, ideologico e culturale del periodo post-1989. Il cambiamento prodotto dalla fine del bipolarismo – quindi dalla fine di quel lungo periodo in cui la presenza della DC, in chiave anticomunista, poneva il MSI in una posizione secondaria – ha stimolato inoltre in Guiso una riflessione metodologica relativa all’importanza da accordare al contesto politico internazionale: fulcro di nuovi assetti generali e dunque dirimente per gli equilibri particolari.
Per il professore, i principali incentivi all’approfondimento destati dal volume sono in sintesi i seguenti: i paradossi inerenti al rapporto MSI-USA, pertanto, al confronto/scontro interno al partito tra americanismo e antiamericanismo (forte, ma ambiguo); l’immagine suggestiva dell’“America-specchio” degli equilibri internazionali e la ricezione del portato politico delle presidenze; il confronto Europa-USA, il dibattito sui riferimenti culturali e sulla questione della “culla” culturale; e, non ultimo, il problema dell’“americanizzazione” e i rapporti USA-URSS (es. la sfida del benessere di Chruščëv).
La fine della Guerra fredda, dei due “grandi modelli”, e il mondo unipolare hanno cambiato – nella lettura logica di Guiso – i paradigmi di alcuni dei principali nodi della cultura partitica missina, due esempi su tutti sono l’anticapitalismo e il ruolo dello Stato. L’aver intercettato le nuove rotte si tradusse per il MSI e per il suo erede, AN, in una maggiore responsabilità e nel già richiamato ruolo attivo dopo l’89. In riferimento a questa osservazione conclusiva, il prof. Guiso ha posto all’autore una complessa domanda d’attualità relativa alla possibilità di intravedere nella Lega l’erede di questa tradizione e di questo cambiamento.

Prima dell’intervento di Sorgonà, Rossi ha dato una prima risposta all’intervento di Guiso, sottolineando l’eterogeneità della destra missina nei confronti della cultura USA e l’idoneità della domanda posta dal professore.

All’autore, Gregorio Sorgonà della Fondazione Gramsci, è stato affidato l’intervento di chiusura della presentazione. Dopo aver ringraziato la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice per il supporto fornitogli, Sorgonà si è soffermato sul percorso di ricerca che ha portato alla stesura della monografia. Il lavoro è iniziato nel 2010 e la ricerca mossa da una domanda fondamentale: ci fu cesura storica tra il 2007 e il 2010? La risposta dell’autore è convincente, articolata e ricca di spunti di riflessione. Partendo dal punto di svolta degli anni ’90, quando l’unipolarismo di matrice USA dominava le relazioni internazionali, Sorgonà, toccando varie tappe, ha costruito un percorso. Con la crisi di questo modello a trazione unica iniziata negli anni Duemila si sono di fatto aperti ulteriori spazi: ecco allora l’emergere di nuovi attori internazionali (si pensi alla Cina o all’India), la destabilizzazione di aree cruciali (es. quella mediorientale) e la crisi economica. Il passaggio presente ha dunque animato l’esigenza di indagare il passato, di interrogare criticamente e senza sovrastima – nel mutamento costante dei rapporti politici – la storia della scoperta della destra.
Anche Sorgonà ha posto l’accento su alcuni elementi centrali: la fase post-89 – considerata, come nell’intervento di Guiso, di fondamentale importanza –; le posizioni del gruppo dirigente del partito nel corso del tempo; lo studio dei Congressi come momento di confronto tra diverse identità; e la sfida relativa alle fonti utilizzate, d’archivio e d’emeroteca.
In chiusura del suo intervento, Sorgonà ha rilevato in maniera pragmatica le differenze e gli elementi di plausibile continuità tra l’esperienza del MSI/AN e quella della Lega e, successivamente, illustrato nel dettaglio la struttura propria del volume.

La presentazione si è conclusa con le domande e le osservazioni dell’uditorio, occasione di ulteriore approfondimento delle tante tematiche trattate.

 

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