Gli Annali della Fondazione: una storia. 3/1991

Nota introduttiva

L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.

Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.

Il terzo fascicolo: gli “Annali” del 1991

Con il 1991 entra nel vivo un decennio di profondo cambiamento sia sul piano internazionale, con il definitivo collasso dell’impero sovietico e la disgregazione del sistema dei “satelliti” – che molte questioni porrà al processo d’integrazione europea –, sia sul piano interno. Si avvicina infatti un altro “collasso”: quello del radicato sistema partitico conosciuto in Italia a partire dal cruciale biennio 1943-45.

Gli “Annali” si presentano con una nuova e più strutturata veste redazionale, invero, rispetto al 1989 e al 1990 – anni in cui, ferma restando la direzione di Gaetano Rasi, la redazione era composta da soli tre membri: Giuseppe Parlato, Gianni Scipione Rossi e Antonio Russo –, per il 1991, sempre sotto la direzione di Rasi, entrano nel comitato di redazione anche Gianni Dessì, Gisella Longo (come segretaria di redazione) e Pietro Neglie, in aggiunta ai già richiamati Parlato – che diviene coordinatore –, Rossi e Russo.

Sul piano contenutistico, l’ulteriore novità è costituita dall’introduzione della sezione Ricerche che completa un fascicolo molto corposo e composto dalle già note sezioni: Saggi, Inediti, Note, Recensioni e Iniziative.

I tre saggi presenti negli “Annali” 1991, tutti di ambito filosofico, si incentrano sulle figure di Ugo Spirito, Giovanni Gentile e Marino Gentile. Il primo, di Hervé A. Cavallera, tratta de L’idea di Roma nel pensiero di Giovanni Gentile e di Ugo Spirito; il secondo, di Clementina Gily Reda, analizza criticamente a distanza di cinquant’anni la Vita come arte di Ugo Spirito (titolo completo dall’indice: 1991: cinquant’anni dalla Vita come arte di Ugo Spirito); e il terzo, di Giovanni Romano Bacchin, esamina L’attualismo nel pensiero di Marino Gentile.

Lo spazio riservato agli Inediti, costante elemento di spicco per la valorizzazione dei fondi documentari acquisiti nel tempo, è occupato da un ampio scritto di Giuseppe Parlato, intitolato Riccardo Del Giudice: dal sindacato al governo, che funge da introduzione alle Memorie del sindacalista di Lucera, le cui carte arrivarono in Fondazione nel 1988.

Nella ricca parte dedicata alle Note, sono presenti cinque contributi di cui quattro su temi filosofici e uno, pubblicato da Rasi, di ambito economico. La sezione si apre proprio con il lavoro di Gaetano Rasi, intitolato Su due recenti collane sugli economisti italiani, per poi seguire con gli scritti di Gianni Dessì (Le origini della critica al razionalismo in Augusto Del Noce), Antonio Russo (In margine ad alcuni studi italiani su Vico), Roberto Chierichini (Il pensiero filosofico di Carlo Diano) e Giovanni Salmeri (Le scienze ontiche nel primo Heidegger. Ipotesi a partire da Phänomenologie und Theologie).

La nuova sezione Ricerche, inserita ai fini della categorizzazione di tematiche inerenti a percorsi di ricerca in itinere e multidisciplinari, presenta tre studi: uno, di Rossana Villani, su Popolazione, politica demografica, e pensiero economico in Italia fra le due guerre; il secondo, di Bianca Lucia Mazzei, su Il dibattito sulle forme di mercato in Italia negli anni Trenta; e l’ultimo, di Biagio Genovesi, su Il modello olistico di Ugo Spirito.

Lo spazio riservato alle Recensioni ospita, per il 1991, la revisione critica di tre testi: Felicita Di Vetta si è occupata del volume L’intelligenza della poesia. Baudelaire-Verga-L’ermetismo-Fubini (di Vittorio Stella, Bonacci Editore, Roma 1990); Anna Rita Guaitoli del libro Un’arte per lo Stato (di Alessandro Masi, Marotta, Napoli 1990); e Massimo Finoia del testo di De Felice Mussolini l’alleato. L’Italia in guerra, 1940-1943; vol. I, Dalla guerra “breve” alla guerra lunga e vol. II, Crisi e agonia del regime (Einaudi, Torino 1990).

All’interno del fascicolo, l’ultima parte, le Iniziative, si apre con il testo dei contributi esposti in occasione della Presentazione degli “Annali” 1990, tenutasi a Roma nella Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana il 7 maggio 1991. Le relazioni dell’incontro sono state di: Eugenio Viola, Gaetano Rasi, Marco Maria Olivetti, Luciano Pellicani, Giuseppe Vacca e Renzo De Felice. Per il 1991 si è poi optato per una generica voce di chiusura, sempre sotto Iniziative, denominata Attività della Fondazione. In tale breve paragrafo risultano: la cronaca della riunione della Commissione Scientifica della Fondazione (15 giugno 1991); una notizia sulla partecipazione della Fondazione ai convegni di Trento (gennaio 1991) e Capri (settembre 1991), rispettivamente su archivi dei partiti politici e archivi di famiglia; un aggiornamento d’archivio sulla prima fase di acquisizione delle carte in copia di Camillo Pellizzi (settembre 1991) e sulla donazione – sempre in copia – delle carte politiche e corporative di Giuseppe Bottai; i resoconti dell’Incontro con la Fondazione a Torino, con Rasi e Mathieu (libreria Fògola, 17 ottobre 1991) e della terza conferenza nazionale degli Istituti culturali (dicembre 1991); e un’importante nota sintetica sull’avvicendamento alla presidenza della Fondazione tra Luigi Coda Nunziante – eletto Presidente onorario – e Renzo De Felice, avvenuto nel CdA del 18 febbraio 1992. Una svolta di centrale importanza per il futuro della Fondazione e degli “Annali”.