“Ladri di biciclette”: il 21 settembre a Terni la presentazione del volume di Gianni Scipione Rossi

Giovedì 21 settembre 2023, alle ore 17.00, nella Sala videoconferenze della Biblioteca comunale di Terni (Piazza della Repubblica, 1), verrà presentato il volume di Gianni Scipione Rossi, Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante (Rubbettino, Soveria Mannelli 2023). Con l’autore ne discuteranno Paolo Cicchini, storico dell’arte, Alberto Cagnoli e Danilo Sergio Pirro dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Terni.

Il libro

Capolavoro del neorealismo, Ladri di biciclette è tra le prime testimonianze di come la maggioranza degli intellettuali italiani non abbia avuto il coraggio di rappresentare senza reticenze, con le sue luci e le sue tragiche ombre, il periodo che va dal 25 luglio 1943 alla Liberazione del 25 aprile 1945. Camuffare, distorcere, sorvolare, occultare: queste furono le parole d’ordine. Ladri di biciclette fu tratto da Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini. Il film racconta nel 1948 la Roma affranta del dopoguerra, che con fatica, come tutta l’Italia, cerca di rinascere. Ma il romanzo narra di un furto avvenuto nel settembre 1944, quando la città, dopo quella nazista, subisce l’occupazione angloamericana. È il biennio della guerra di Mussolini perduta, la guerra che gli italiani non volevano. Il biennio della morte della Patria, della guerra civile, di chi combatte e di chi sta a guardare, dalla casa in collina di Cesare Pavese. Il tempo della sofferenza e dell’ambiguità. Scavare nelle riviste, nei diari, nelle memorie, nella cinematografia dell’epoca, aiuta a comprendere perché sia stato così difficile fare collettivamente i conti con quel passato.

L’autore

Gianni Scipione Rossi, giornalista, ha diretto l’informazione parlamentare della Rai, il Centro di formazione e la Scuola di giornalismo di Perugia. È vicepresidente vicario della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, consigliere dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea dell’Associazione Italia-Israele di Perugia. Tra le sue opere: L’America di Margherita Sarfatti. L’ultima illusione, 2021; Attilio Tamaro: il diario di un italiano, 2021; Lo “squalo” e le leggi razziali. Vita spericolata di Camillo Castiglioni, 2017; Storia di Alice. La Giovanna d’Arco di Mussolini, 2010; Cesira e Benito. Storia segreta della governante di Mussolini, 2007; Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell’antisemitismo spirituale, 2007; Mussolini e il diplomatico. La vita e i diari di Serafino Mazzolini, un monarchico a Salò, 2003. Ha curato: Filippo Petroselli, Ospedale da campo. Memorie di un medico cattolico dalla guerra di Libia a Caporetto, 2017.

Presentazione in Fondazione del volume di Gianni Scipione Rossi “Ladri di biciclette”

Martedì 20 giugno 2023, alle ore 18.00, verrà presentato a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – ETS (Piazza delle Muse, 25), il volume Ladri di biciclette. L’Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante di Gianni Scipione Rossi (Rubbettino, Soveria Mannelli 2023). Ne discuteranno con l’autore: Pierluigi Battista, saggista e giornalista «Huffington Post», Guido Melis, già professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche nella Sapienza Università di Roma, e Giuseppe Parlato, professore emerito di Storia contemporanea nella Unint di Roma e presidente della Fondazione.

L’incontro verrà trasmesso in streaming sui canali web e social della Fondazione.

Il libro

Capolavoro dei neorealismo, Ladri di biciclette è tra le prime testimonianze di come la maggioranza degli intellettuali italiani non abbia avuto il coraggio di rappresentare senza reticenze, con le sue luci e le sue tragiche ombre, il periodo che va dal 25 luglio 1943 alla Liberazione del 25 aprile 1945. Camuffare, distorcere, sorvolare, occultare: queste furono le parole d’ordine. Ladri di biciclette fu tratto da Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini. Il film racconta nel 1948 la Roma affranta del dopoguerra, che con fatica, come tutta l’Italia, cerca di rinascere. Ma il romanzo narra di un furto avvenuto nel settembre 1944, quando la città, dopo quella nazista, subisce l’occupazione angloamericana. È il biennio della guerra di Mussolini perduta, la guerra che gli italiani non volevano. Il biennio della morte della Patria, della guerra civile, di chi combatte e di chi sta a guardare, dalla casa in collina di Cesare Pavese. Il tempo della sofferenza e dell’ambiguità. Scavare nelle riviste, nei diari, nelle memorie, nella cinematografia dell’epoca, aiuta a comprendere perché sia stato così difficile fare collettivamente i conti con quel passato.

L’autore

Gianni Scipione Rossi (Viterbo, 1953), giornalista, ha diretto l’informazione parlamentare della Rai, il Centro di formazione e la Scuola di giornalismo di Perugia. È vicepresidente vicario della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, consigliere dell’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea e consigliere dell’Associazione Italia-Israele di Perugia. Tra i suoi libri: Ritorno al Novecento, 2022; L’America di Margherita Sarfatti. L’ultima illusione, 2021; Attilio Tamaro: il diario di un italiano, 2021, Cronache del virus, 2020; Lo “squalo” e le leggi razziali. Vita spericolata di Camillo Castiglioni, 2017; Storia di Alice. La Giovanna d’Arco di Mussolini, 2010; Cesira e Benito. Storia segreta della governante di Mussolini, 2007; Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell’antisemitismo spirituale, 2007; Mussolini e il diplomatico. La vita e i diari di Serafino Mazzolini, un monarchico a Salò, 2005; La destra e gli ebrei. Una storia italiana, 2003.