Presentazione in Fondazione del volume di Giovanni Tassani “Su tempi appena trascorsi”

Mercoledì 25 ottobre 2023, alle ore 18.00, verrà presentato a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – ETS (Piazza delle Muse, 25), il volume Su tempi appena trascorsi. Esperienze, connessioni, dettagli di Giovanni Tassani (Una città, Forlì 2023). Ne discuteranno con l’autore: Filippo Ceccarelli, giornalista e saggista, Luciano Lanna, giornalista e saggista, e Giuseppe Parlato, professore emerito di Storia contemporanea nella Unint di Roma e presidente della Fondazione.

L’incontro verrà trasmesso in streaming sui canali web e social della Fondazione.

Il libro

Venticinque anni sono parte cospicua di un’esperienza di vita. Gli scritti riuniti in queste pagine datano dal 1998 al 2023 e segnano interessi, esperienze, tracce di ricerca volti a sottolineare fatti e problemi che ho via via scelto o che si sono a me rivelati come campi di studio nei tempi della mia compiuta maturità. Ho avuto la soddisfazione di battere per primo terreni quasi inesplorati, a destra come a sinistra, di approfondire fatti salienti come nel caso del ritiro di Giuseppe Dossetti dalla politica, di porre a confronto carte tra loro interrelate in archivi diversi, di scoprire nella mia città inediti sull’affare Dreyfus e la giovanile “Commedia della gente” di Italo Calvino. Ho anche dialogato col mondo “diverso” delle destre, specie i giovani in fase creativa. Al di là dei miei libri e saggi maggiori, da qualche tempo mi sono ricordato di altri miei scritti, più brevi e giornalistici, in cui – anche nel caso di recensioni – ho pur sempre ragionato in termini critici e di ricerca. E ho deciso di pubblicarne una scelta. Capita a molti, specie tra i miei coetanei.

L’autore

Giovanni Tassani, sociologo di formazione, storico extra-accademico per vocazione e scelta, si considera un po’ ingenuo, molto idealista, ma non un illuso, anzi un combattente deciso per la causa dei “beni comuni”, a partire dalla sua città, Forlì, di cui è stato, negli anni Novanta, assessore alla cultura. Come storico ha partecipato al Comitato nazionale dei Garanti per il 150° dell’Unità d’Italia, presieduto da Carlo Azeglio Ciampi. Tra i suoi libri: Aldo Moro. Il politico nella crisi, Sansoni, 1983 (con Gianni Baget Bozzo); La terza generazione, Edizioni Lavoro, 1988; Diplomatico tra due guerre. Vita di Giacomo Paulucci di Calboli Barone, Le Lettere, 2012 (premio Acqui Storia); Tommaso Tittoni. Politica estera e dibattito politico in età giolittiana, Edizioni di Storia e Letteratura, 2023.

Presentazione del volume e inaugurazione della mostra di Alessandro Guzzi: il 21 giugno in Fondazione

Mercoledì 21 giugno 2023, alle ore 18.00, a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – ETS (Piazza delle Muse, 25), verrà presentato il volume e inaugurata l’omonima mostra La via mistica della pittura di Alessandro Guzzi. Interverranno, oltre all’autore, mons. Marco Agostini, il prof. Paolo Balmas, il prof. Lorenzo Canova e il presidente della Fondazione, prof. Giuseppe Parlato. Coordinerà i lavori Anna Maria Fortunato.

La mostra sarà visitabile fino al 21 luglio nei locali della Fondazione, dal lunedì al venerdì in orario 17.00-19.00

Presentato in Fondazione il volume sugli italiani nei gulag

Lunedì 6 marzo 2023 è stato presentato a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse, 25), il volume Il libro nero degli italiani nei gulag curato da Francesco Bigazzi (LEG, Gorizia 2022). La presentazione è stata organizzata dalla Fondazione Bettino Craxi ETS e dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Con il curatore ne hanno discusso Giovanni Orsina, Presidente del Comitato storico-scientifico della Fondazione Bettino Craxi ETS, professore ordinario di Storia contemporanea e Dean della School of Government della Luiss di Roma, Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione e già professore ordinario di Storia contemporanea nella Università degli Studi Internazionali – UNINT di Roma e Ugo Intini, giornalista e saggista. Ha coordinato l’incontro Stefano Mensurati, giornalista e conduttore di RadioUno Rai.
L’incontro verrà trasmesso in streaming sui canali web e social degli Istituti. L’accreditamento è aperto al seguente linkhttps://www.eventbrite.com/e/biglietti-presentazione-del-volume-il-libro-nero-degli-italiani-nei-gulag-529188054717?aff=ebdssbdestsearch&keep_tld=1, oppure tramite i contatti delle Fondazioni: segreteria@fondazionecraxi.org (tel. 068550811), segreteria@fondazionespirito.it (tel. 064743779).

Il libro

Restituire i nomi delle vittime italiane dello stalinismo; raccontare la storia e le persecuzioni di comunisti, antifascisti ed emigrati italiani che, attratti dal mito del Primo Stato dei Soviet, sono scomparsi nell’Arcipelago Gulag; ricostruire il destino degli italiani di Crimea, delle genti provenienti dal Bel Paese che, da secoli naturalizzate in Russia, all’improvviso hanno scoperto di essere il nemico pubblico numero uno dell’URSS: questi gli obiettivi che si prefigge il lavoro di Francesco Bigazzi, curatore di questo importante volume sulla storia degli italiani deportati nei gulag sovietici. Un’opera unica nel suo genere, che raccoglie un ricchissimo elenco nominativo dei prigionieri italiani. Ridare loro un nome, ricomporre le loro storie, rischiava però di divenire una ricerca fine a se stessa. Ecco che, per tentare di colmare i vuoti rimasti, alla voce di Bigazzi si aggiungono i contributi di altri autorevoli studiosi della materia. Dario Fertilio segue gli “Italiani nel sistema concentrazionario sovietico”, Ugo Intini svela “L’imbarazzo del Pci e le reticenze mai superate”; per la prima volta Aldo G. Ricci denuncia “Come Mussolini sorvegliava l’emigrazione politica” ed Elena Parkhomenko stupisce con la scoperta di “Le spie del Pci nel Psi e nella concentrazione antifascista a Parigi”. L’intervento di Stefano Mensurati è indispensabile per svelare aspetti inediti nel dramma degli “Italiani di Crimea”, mentre Giovanni Di Girolamo spiega l’ecatombe de “I soldati dell’ARMIR nei campi di prigionia sovietici”; un argomento sul quale fino ad oggi le reticenze restano più forti è quello affrontato da Fiorenzo Reati in “La persecuzione del clero cattolico in URSS”. Infine, il monito di Anatoli Razumov che dà un nome, una ad una, alle vittime delle repressioni comuniste ne “Il cimitero Memorial ‘Levashovo’ di San Pietroburgo: proibito dimenticare”.

Il curatore

Francesco Bigazzi, giornalista e scrittore, è uno dei massimi esperti italiani dell’Europa dell’Est. È stato capo ufficio ANSA in Polonia e in Russia, corrispondente del quotidiano “Il Giorno” e del settimanale “Panorama” per la Russia e l’Europa dell’Est. Ha dedicato numerose pubblicazioni al tema del dissenso nell’Est, tra le quali ricordiamo le più recenti: Il viaggio di Falcone a Mosca, con Valentin Stepankov (Mondadori 2015); Il primo Gulag. Le isole Solowki (Pagliai Editore 2017); Guerra in Cecenia: diario del rapimento di Mauro Galligani (Pagliai Editore 2019); Il Dottor Zhivago: Il giallo letterario del Novecento (Pagliai Editore 2020); Berlinguer e il diavolo (Paesi Edizioni 2021) con Dario Fertilio.

Presentato in Fondazione il volume di Giovanni Orsina, “Antipolitica”

Mercoledì 17 novembre 2021 è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook della Fondazione, il volume Antipolitica. Populisti, tecnocrati e altri dilettanti del potere di Giovanni Orsina (Luiss University Press, Roma 2021). Con l’autore ne hanno discusso Gianni Scipione Rossi, giornalista e vicepresidente della Fondazione, e Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella UNINT di Roma e presidente della Fondazione.

Il libro

Viviamo in tempi maledettamente complessi, più che interessanti. La modernità plasmata dalla globalizzazione spiazza le aspirazioni dell’individuo e scuote le fondamenta della collettività. La politica si ritrae. Questa mancanza di progettualità per il futuro e di fiducia nel governo della complessità ha conseguenze profonde nella tenuta delle democrazie occidentali. Lo sa bene l’Italia, che sta attraversando una lunga stagione di antipolitica e ne vede ormai le sue diramazioni in tutti i gangli più vitali della Repubblica: i partiti, le istituzioni dello Stato, la magistratura, le classi dirigenti e i media. Ma che cos’è l’antipolitica? Il sintomo di una crisi esistenziale, una reazione emotiva a promesse non mantenute, o una patologia cronica della vita democratica? Con Antipolitica Giovanni Orsina, storico e politologo, in dialogo con David Allegranti, giornalista e autore, ci aiutano a fare chiarezza sull’origine storico-concettuale, sui caratteri e sulle vicende più attuali che hanno contribuito a fare dell’antipolitica un tratto ormai pervasivo della società italiana. Dalle battaglie culturali del ’68 a Tangentopoli, passando per l’ascesa di Silvio Berlusconi e dei populisti fino ai governi tecnici, la rinuncia alla Politica ha avuto il suo corollario: il fallimento delle alternative che l’antipolitica ha prodotto. Meteore incandescenti nel glaciale universo del potere.

L’autore

Giovanni Orsina è professore ordinario di Storia Contemporanea e direttore della School of Government alla Luiss. Editorialista del quotidiano torinese «La Stampa», è autore, tra gli altri suoi lavori, di Il berlusconismo nella storia d’Italia (Marsilio, 2013) e La democrazia del narcisismo (Marsilio, 2018).

 

Disponibile al seguente link il video integrale della presentazione: https://youtu.be/aKjyQ1O_p1M