Presentato in Fondazione “Un paese in movimento”, il volume di Simona Colarizi sull’Italia negli anni Sessanta e Settanta

Mercoledì 26 febbraio 2020, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse, 25), è stato presentato il volume Un paese in movimento. L’Italia negli anni Sessanta e Settanta di Simona Colarizi (Laterza, Roma-Bari 2019).

Un periodo di modernizzazione

Simona Colarizi ha affrontato il tema della modernizzazione del Paese studiando i due decenni cruciali degli anni Sessanta e Settanta. Anni contraddittori – il terrorismo d’ogni matrice insanguinò le strade del paese – ma densi di speranze e desideri che, tradotti in normative, comportamenti, ideali, portarono effettivamente l’Italia a un grado di modernizzazione pressoché sconosciuto fino ad allora. Divorzio, maggiore età a 18 anni, con il correlativo diritto di voto, statuto dei lavoratori, nazionalizzazione dell’energia elettrica, servizio sanitario nazionale, per citare alla rinfusa, furono provvedimenti di grande importanza che un po’ anticiparono, un po’ presero atto della maturazione democratica di larghi settori della società civile. L’Italia divenne protagonista anche sul piano internazionale, con l’adesione ai primi passi di comunità tra Stati europei.

Le conquiste sociali, dei diritti, l’apertura al mondo stavano conferendo al nostro paese caratteri di modernità pur nelle ombre dovute a un sistema partitico talvolta incapace di afferrare le spinte in avanti che dalla società sorgevano e si diffondevano.

Proprio per questo Simona Colarizi, ospite della Fondazione per la presentazione del suo libro, ha voluto dedicare a quegli anni il suo ultimo studio, accorgendosi della sottovalutazione storiografica del periodo 1960-1979, quando “i lasciti di un’Italia contadina sono spezzati” e si fa avanti una modalità antiautoritaria di affrontare le sfide imposte dalle nuove circostanze.

Le tante novità, la crescita oggettiva – economica, culturale – furono poi in parte vanificate nel decennio successivo, quando i grandi partiti, la Dc e il Pci, dopo aver teorizzato nel 1976 la “società debole”, che necessita dei partiti perché non in grado di creare soggetti politici autonomi, divennero invadenti e tutta una serie di aperture furono depotenziate, passando quindi a una società iperindividualista, lontana dalle suggestioni comunitarie che la stagione precedente aveva fatto immaginare come possibile scenario per il nostro paese.

“Un paese in movimento”, presentazione del volume di Simona Colarizi

Mercoledì 26 febbraio 2020, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse, 25), sarà presentato il volume Un paese in movimento. L’Italia negli anni Sessanta e Settanta di Simona Colarizi (Laterza, Roma-Bari 2019).
Con l’autrice, ne parleranno: Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, e Danilo Breschi, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Unint di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione.Il libro

Nell’immaginario collettivo i Settanta sono rimasti impressi come gli “anni di piombo”. Ma chi ha vissuto quel decennio ha una memoria viva degli ‘altri’ anni Settanta, quelli della crescita civile del paese, quando una straordinaria mobilitazione di giovani e di donne – operai, studenti, borghesi – ha chiuso i conti col passato e costruito un’Italia democratica e moderna. A loro hanno fatto da sponda le élites politiche riformiste, i sindacati e le tante associazioni che hanno dato vita alla più ricca stagione di riforme dell’intera storia d’Italia: scuola, sanità, pensioni, Statuto dei lavoratori, divorzio, nuovo diritto di famiglia, solo per citarne alcune tra le tante. Il libro racconta questi italiani, di gran lunga maggioritari rispetto a coloro che si perdono nella spirale di violenza. Ben più numerosi sono infatti i giovani che legano la loro esistenza agli ideali di libertà, di diritti e di democrazia. Sono loro a impedire che il paese cada in mano alle forze della reazione o si perda nel caos della rivoluzione. Sono loro a realizzare una vera e propria rivoluzione culturale che ha cambiato l’intera società italiana, dal mondo del lavoro a quello delle imprese, delle scuole, delle università, delle professioni, del pubblico impiego, delle famiglie, della politica e della Chiesa.

L’autrice

Simona Colarizi è emerito di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma. È autrice di numerosi libri, tra cui: L’opinione degli italiani sotto il regime 1929-1943 (1992, 2009), Storia del Novecento italiano (2000), Il Corriere nell’età liberale (con L. Benadusi, 2011), La tela di Penelope. Storia della Seconda Repubblica (con M. Gervasoni, 2012), Novecento d’Europa (2015).